Quattro i punti che il documento di posizionamento di Anffas Nazionale – a firma del Presidente Nazionale Roberto Speziale e redatto con la collaborazione del Centro Studi Giuridici e Sociali di Anffas Nazionale
Nonostante le tante posizioni critiche, quella Sentenza del Consiglio di Stato sull’assistenza agli alunni/alunne con disabilità comincia a creare seri problemi: infatti, molti Enti Locali hanno cominciato a ridurre il numero di ore di assistenza
Si è parlato di una scoperta rivoluzionaria, che avrebbe portato a identificare i geni legati allo spettro autistico. La realtà è diversa. Informazioni di questo tipo possono fuorviare e illudere le famiglie, che si aspettano molto dalla ricerca
«Con questo progetto intendiamo contrastare a trecentosessanta gradi le ineguaglianze e promuovere la piena promozione dell’inclusione sociale delle persone con disabilità, da sempre è obiettivo della nostra Associazione»
Sembra promettere mari e monti, suggerendo che presto potremmo essere in grado di diagnosticare l’autismo con una precisione straordinaria, grazie all'intelligenza artificiale. Ma c’è un problema: la realtà è molto più complessa.
Il nuovo modello di PEI ha la possibilità di uscire dalla compilazione burocratica dei documenti obbligatori e accedere allo status di strumento dinamico, che crei reali opportunità di inclusione, partecipazione e apprendimento.
«Questo è un precedente pericoloso che ci mette in allarme alla vigilia del rientro sui banchi di scuola. Proprio quando si pensa di avere fatto dei passi avanti in termini di inclusione
«Presenta tre fondamentali aspetti negativi – scrive Salvatore Nocera – quella Sentenza del Consiglio di Stato che ha ritenuto legittima la riduzione del numero di ore di assistenza per l’autonomia e la comunicazione ad un alunno con disabilità.
«Tutto ciò che sino ad oggi abbiamo messo in piedi non basta. Non è ancora sufficiente per ridurre al minimo le disperazioni» Marco Bollani, direttore della cooperativa sociale Come Noi e tecnico fiduciario Anfass.
«L’insegnamento di sostegno – scrive Giovanni Merlo – è il pilastro che sorregge l’esperienza, tutta italiana, dell’inclusione dei bambini e dei ragazzi con disabilità nella scuola.
«Di fronte a questa Sentenza, sento la necessità di rilanciare e rivendicare con forza l’intangibilità del diritto allo studio per gli alunni e le alunne con disabilità, messo in discussione dall’ennesimo tentativo di sottometterlo alle esigenze di bilancio»
"In cammino verso un nuovo orizzonte: la Riforma sulla Disabilità in primo piano": è questo il titolo del nuovo numero della rivista Anffas "La Rosa Blu", edizione luglio 2024
Perché spesso un ragazzo con sindrome di Down non è in grado di prendere un autobus da solo? Perché gli è mancato l'esercizio. Ma non come ripetizione di azioni in sequenza. Le persone hanno bisogno di esperienze.
Vincenzo Falabella, presidente Fish, chiede «l’avvio di un dialogo per trasformare le strutture segreganti in soluzioni abitative aperte, che puntino sulla socializzazione, basate sulla coabitazione e sul progetto di vita della persona»
Dedicato alla vita Indipendente delle persone con disabilità, da utopia a possibilità
Il Decreto Legislativo 62/24, applicativo della Legge Delega 227/21, è stato giudicato da più parti come una vera e propria riforma radicale sul concetto stesso di disabilità, in particolare per ciò che concerne il tema del Progetto di Vita.
disegni di legge “Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno dell’attività di assistenza e di cura svolta dal caregiver familiare” sono entrati da un paio di settimane nell’agenda della commissione Affari sociali della Camera.
Informazione, orientamento e accompagnamento alle persone con disabilità e famiglie al tempo della attuazione delle Leggi Delega previste dal PNRR
Il Decreto 62 rende il progetto di vita la pietra angolare del sistema di welfare. In Lombardia, grazie alla Legge regionale 25, la sua applicazione può essere immediata e riguardare tutto il territorio regionale.
La legge ancora non è definitiva, ma già sui gruppi Facebook dedicati all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità si sono scatenate un’infinità di polemiche