Dal 1981 il 3 Dicembre è la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, dedicata ogni anno ad un tema specifico, che questa volta sarà “Promuovere società che includano le persone con disabilità per promuovere il progresso sociale”, in sintonia con l’appello lanciato recentemente durante il Secondo Vertice Mondiale per lo Sviluppo Sociale di Doha, in cui i leader mondiali hanno ribadito il proprio impegno a porre appunto l’inclusione della disabilità al centro del progresso sociale
Il 3 Dicembre è la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità dal 1981, quando cioè fu indetta dalle Nazioni Unite con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza verso la comprensione dei problemi connessi alla disabilità e l’impegno per garantire la dignità, i diritti e il benessere delle persone con disabilità. Ogni anno la Giornata è dedicata ad un tema specifico, che quest’anno sarà Fostering disability-inclusive societies for advancing social progress, ossia Promuovere società che includano le persone con disabilità per promuovere il progresso sociale.
Come si può leggere nel portale dell’ONU, allo spazio dedicato all’evento, «le celebrazioni di quest’anno si baseranno direttamente sullo slancio derivante dal Secondo Vertice Mondiale per lo Sviluppo Sociale, tenutosi a Doha, in Qatar, dal 4 al 6 novembre scorsi, in cui i leader mondiali hanno ribadito il loro impegno a costruire un mondo giusto, inclusivo ed equo, lanciando altresì un appello a porre l’inclusione della disabilità al centro del progresso sociale».
In tal senso, la Dichiarazione Politica prodotta a Doha ha voluto evidenziare alla comunità globale «che promuovere lo sviluppo sociale è impossibile senza la piena inclusione, partecipazione e leadership delle persone con disabilità. E tuttavia, in ogni zona del mondo le persone con disabilità continuano a incontrare ostacoli persistenti, ossia maggiori rischi di povertà, accesso limitato a un lavoro dignitoso e salari più bassi, lacune nella protezione sociale, barriere all’autonomia, alla dignità e nei sistemi di assistenza e supporto, accesso disuguale alle tecnologie assistive e ad ambienti accessibili».
«Mentre dunque i vari Stati si impegnano ad accelerare i progressi nell’eliminazione della povertà, nell’occupazione produttiva e nell’inclusione sociale – si è concluso a Doha -, l’inclusione della disabilità rimane sia una precondizione che un motore di cambiamento duraturo».
Da tale assunto prenderà le mosse anche la celebrazione del 3 dicembre, presso la sede dell’ONU di New York, un evento incentrato sulla ricerca di soluzioni concrete, che nella mattinata di quel giorno riunirà esponenti di Stati Membri, leader delle Nazioni Unite, attivisti per i diritti delle persone con disabilità e giovani. (Stefano Borgato)

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