Si è svolta oggi 7 ottobre 2025 l’audizione della Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con Disabilità e Famiglie (FISH) presso la VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione) della Camera dei deputati. I relatori per la FISH Vincenzo Falabella, presidente e Roberto Speziale, vicepresidente vicario hanno presentato la Memoria della Federazione nell’ambito dell’esame della proposta di legge C. 2303, recante l’introduzione della qualifica di «docente per l’inclusione».
A oltre quarant’anni dall’introduzione, con la Legge 104 del 1992, dell’insegnante specializzato per il sostegno, il sistema italiano presenta criticità strutturali che compromettono gravemente la realizzazione effettiva del diritto all’inclusione scolastica. In particolare, ad oggi circa il 43% degli insegnanti di sostegno è privo di specializzazione specifica, e quindi non ha seguito percorsi formativi abilitanti e professionalizzanti per rispondere ai bisogni educativi degli alunni con disabilità.
“Questa percentuale inaccettabile compromette seriamente la qualità dell’istruzione offerta ai nostri studenti e alle nostre studentesse con disabilità,” ha dichiarato il presidente Falabella. “L’introduzione di una figura professionale dedicata all’insegnamento di sostegno non può e non deve essere un contentino o un provvedimento spot, ma l’occasione per sanare le disfunzioni sistemiche che riguardano formazione, continuità e stabilità del personale.”
La Federazione, da decenni impegnata per un’istruzione di qualità, ha presentato una propria Proposta di Legge per la Continuità Didattica e la Formazione Specializzata sul Sostegno, che prevede in particolare:
- istituzione di specifiche classi di concorso per il sostegno didattico;
- riconoscimento della continuità didattica come elemento strutturale dell’inclusione;
- criteri chiari e qualificanti per la nomina dei docenti specializzati;
- obbligo di formazione specifica in materia di inclusione anche per i docenti curricolari;
- definizione chiara di ruolo e competenze degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione (ASACOM), figure essenziali per l’effettiva partecipazione scolastica.
“Concordo pienamente con quanto dichiarato dal presidente Falabella, l’inclusione scolastica deve essere, prima di tutto e soprattutto una questione di qualità e non solo di quantità. Al centro ci devono essere sempre gli interessi delle bambine/i, alunne/i, studenti/esse con disabilità. Il primo soggetto che deve essere responsabilizzato è l’insegnante curriculare ma è anche necessario valorizzare ulteriormente la figura del docente specializzato sul sostegno e dell’assistente all’autonomia e comunicazione, se si vuole realmente che l’inclusione scolastica non rimanga un mero enunciato normativo” afferma Roberto Speziale, vicepresidente vicario della FISH. “L’auspicio è che al più presto si approvi la proposta della FISH in ordine all’istituzione di specifiche classi di sostegno”
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