Si chiama “Persone e Comunità: Promuovere e progettare Vite di Qualità” ed è un progetto dell’ANFFAS Nazionale, volto a contribuire al raggiungimento del “Terzo Obiettivo per lo Sviluppo Sostenibile” (“Salute e Benessere”) dell’Agenda ONU 2030, promuovendo percorsi inclusivi e partecipativi in grado di garantire il diritto alla salute, al benessere e all’autodeterminazione per tutte le persone, a partire da quelle con disabilità
Si chiama Persone e Comunità: Promuovere e progettare Vite di Qualità ed è un progetto dell’ANFFAS Nazionale (Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo), realizzato grazie a un finanziamento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e volto a contribuire al raggiungimento del Terzo Obiettivo per lo Sviluppo Sostenibile (Salute e Benessere) dell’Agenda ONU 2030, promuovendo percorsi inclusivi e partecipativi in grado di garantire il diritto alla salute, al benessere e all’autodeterminazione per tutte le persone, a partire da quelle con disabilità.
«Questo progetto – spiegano dall’ANFFAS – mette al centro la persona, la comunità e la qualità della vita, attraverso un insieme integrato di azioni formative, informative e sperimentali, che coinvolgono famiglie, operatori, volontari, giovani, Enti del Terzo Settore e professionisti. Gli obiettivi principali, dunque, saranno promuovere la consapevolezza e le competenze necessarie a sostenere l’inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità; sostenere la realizzazione dei Progetti di Vita personalizzati, attraverso strumenti digitali innovativi e l’approccio bio-psico-sociale; rafforzare la cosiddetta capacity building degli Enti di Terzo Settore, e in particolare di quelli della rete ANFFAS, migliorando la qualità dei servizi offerti; accompagnare gli stessi Enti di Terzo Settore negli adempimenti normativi e gestionali, promuovendo modelli di amministrazione condivisa e cogliendo le opportunità offerte dalla Riforma del Terzo Settore».
Durante i 18 mesi del progetto, dunque, le azioni previste saranno divise in 4 Assi, ossia:
° Asse 1: Percorsi di formazione finalizzati all’accrescimento della consapevolezza, l’abilitazione e lo sviluppo delle competenze volte a favorire l’inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità, rivolti a giovani, operatori, quadri dirigenti, volontari, familiari ecc.
° Asse 2: Iniziative formative e informative volte al rafforzamento della capacity building degli Enti di Terzo Settore appartenenti alla rete ANFFAS e non, funzionali all’implementazione della qualità dei servizi offerti.
° Asse 3: Implementazione di strumenti tecnologici ed informatici utili a realizzare il Progetto di Vita, a sostenere gli operatori dei servizi e gli addetti delle UVM (Unità di Valutazione Multidisciplinari), ivi comprese le persone con disabilità e loro familiari, nella predisposizione e attuazione dei progetti, a sperimentare e attuare il budget di progetto/di salute e affermare il modello bio-psico-sociale con i connessi strumenti di classificazione.
° Asse 4: Formazione, informazione e supporto agli enti aderenti alla rete e non solo, per curare gli adempimenti connessi all’iscrizione al RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore) e alla permanenza nello stesso, gli adempimenti di natura contabile, gestionale ed organizzativa, gli strumenti per rendere concreta e agita l’amministrazione condivisa e per cogliere le nuove opportunità offerte dalla riforma anche in termini di raccolta fondi e strumenti di finanza. (S.B.)
Aquesto link è disponibile l’elenco dei partner di progetto e delle collaborazioni. Per ulteriori informazioni; nazionale@anffas.net.
ANFFAS LOMBARDIA ETS
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