AI Coach: pienamente operativa l'app di assistenza virtuale per le persone nello spettro dell'autismo

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Da oggi è pienamente operativa in Italia la prima App di assistenza virtuale dedicata alle persone nello spettro dell’autismo. Si conclude, infatti dopo due anni di attività, “AI Coach”, il progetto di cui Anffas è capofila e coordinatore e che si è svolto in partenariato con ANGSA.

Realizzata grazie al contributo di Fondazione TIM - presieduta da Salvatore Rossi e guidata dal Direttore Generale, Giorgia Floriani - espressione dell'impegno sociale di TIM e la cui missione è promuovere la cultura del cambiamento e dell'innovazione digitale, favorendo l’inclusione, la comunicazione, la crescita economica e sociale, l’iniziativa ha avuto come obiettivo fornire un supporto personalizzato e personalizzabile per le persone nello spettro dell'autismo, per le loro famiglie e gli operatori attraverso la realizzazione di una applicazione di assistenza virtuale di facile uso sia in autonomia che con il supporto dei caregiver.

Questa innovativa Applicazione sarà utilizzabile sui dispositivi mobili e consentirà alle persone nello spettro dell’autismo di avere uno strumento che può stimolare e potenziare la loro autonomia, favorendo così anche l’inclusione sociale: attraverso l’applicativo, che si basa sulle più avanzate conoscenze di Intelligenza Artificiale, possono essere infatti raccolte, elaborate e restituite alla persona che ne ha bisogno e alla sua rete di contatti (familiari e operatori di sostegno), informazioni utili al rafforzamento delle competenze e abilità comunicative e relazionali. Da segnalare inoltre la piattaforma web che, gestibile sia dalla persona nello spettro dell’autismo in autonomia che con il supporto del suo caregiver/operatore, permette un’ulteriore personalizzazione dell’applicativo attraverso l’inserimento di informazioni, strategie e contatti utili alla persona.

Cosa c’è alla base di questo strumento così potente? Una grande ricerca scientifico-tecnologica e due sperimentazioni dei primi prototipi dell’applicativo svolte con il supporto dell’Università di Trento - Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione diretto dal Professor Giuseppe Riccardi: la prima sperimentazione ha visto il coinvolgimento di 10 persone nello spettro dell’autismo, che hanno testato l’interfaccia conversazionale sui loro dispositivi mobili personali, e di 10 operatori che, a loro volta, si sono interfacciati tramite un applicativo web al fine di fornire al sistema di intelligenza artificiale la conoscenza ed esperienza necessaria all’apprendimento dei modelli di interazione.

Dai feedback di questo primo test i ricercatori hanno successivamente avviato lo sviluppo del secondo prototipo del sistema andando a migliorare i modelli di apprendimento e di interazione. Con la seconda sperimentazione si è puntato alla valutazione d’impatto degli interventi realizzati dal gruppo tecnico-scientifico: sono stati infatti somministrati dei questionari di valutazione alle persone nello spettro dell'autismo le cui risposte hanno contribuito a verificare l’effettivo miglioramento nella vita delle persone che hanno utilizzato l’applicativo ed arrivare così alla versione finale dell’Applicazione: si è trattato, in sostanza, di far comprendere all’assistente virtuale come rispondere in maniera efficace ed efficiente ai bisogni delle persone con disabilità e delle loro famiglie, migliorandone anche la Qualità di Vita.

“Oggi, con la conclusione ufficiale delle attività progettuali” afferma Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas “possiamo dire che si apre una nuova era per tutte le persone nello spettro dell’autismo, una nuova fase che proietta tutti noi in un futuro dove si concretizza il famoso concetto della tecnologia e della scienza al servizio delle persone, in questo specifico caso delle persone nello spettro dell’autismo, delle loro famiglie e dei loro operatori: AI Coach è sinonimo di innovazione, sviluppo, scienza e tecnologia ma anche e soprattutto di inclusione e partecipazione sociale”.

Al progetto collaborano Giuliaparla Onlus, Gruppo Asperger Onlus, IDEGO – Psicologia Digitale e l’Università di Trento (UNITN) - Department of Information Engineering and Computer Science

 

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