Ancora troppe le persone con disabilità vittime di discriminazioni, conferme dalla consultazione Anffas

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“Io credo che ci sia sempre, ogni giorno, una discriminazione. Io credevo che laureandomi e facendo degli studi difficili passasse, però le persone purtroppo ti etichettano con un bollino e sarai sempre quell’etichetta. Sta a te ascoltare il giusto e fare le cose non per dimostrare qualcosa agli altri ma perché ti piace farle. Se ti apri al mondo avrai conosciuto e poi ci saranno le persone che ti accetteranno e le persone che non ti accetteranno ma questa è la vita”: questa è solo una delle significative testimonianze degli autorappresentanti che è stato possibile ascoltare durante il convegno “Imparare a riconoscere e contrastare ogni forma di discriminazione - Istruzioni per l’uso”, evento organizzato il 29 novembre u.s. da Anffas Nazionale nell’ambito delle celebrazioni per il 3 dicembre, Giornata Internazionale delle persone con disabilità che ha visto oltre 300 partecipanti tra quelli in presenza e online. Testimonianze che hanno fatto riflettere e porre in evidenza come, nonostante l’ampia normativa, ancora oggi le persone con disabilità, ed in particolare con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, ed i loro familiari, siano vittime di episodi discriminatori in molteplici ambiti della loro vita, dalla scuola al lavoro fino allo sport. Proprio questo particolare ambito è stato oggetto dell’intervento dell’avv. Massimo Rolla che ha illustrato ai partecipanti un procedimento in atto tendente ad evidenziare una particolare discriminazione in campo sportivo subita da un ragazzo con disabilità che pratica il ciclismo per effetto delle norme che regolano quel settore.

 

Una situazione purtroppo confermata anche dai primi risultati della consultazione pubblica* realizzata nell’ambito del progetto “AAA - Antenne Antidiscriminazione Attive”** - declinata in quattro versioni differenti e rivolta, a persone con disabilità e familiari, leader associativi, operatori, professionisti e tecnici del settore – che ha consentito di avere un’analisi del fenomeno della discriminazione basata sulla disabilità in Italia e, di rimando, sull’impatto sulla Qualità di Vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Attraverso questa consultazione, illustrata durante l’evento da Marco Faini e Silvia Sanfilippo, rispettivamente consulente e collaboratrice di Anffas Nazionale,si è voluto dare risposta a tre domande principali: qual è il livello di consapevolezza circa l’esistenza di discriminazioni fondate sulla disabilità? Come si è reagito di fronte a situazioni discriminanti? È nota l’esistenza della legge n 67/2006?

 

“Il quadro restituito dalla consultazione è decisamente poco confortante ma rende ancora più evidente la forte necessità di continuare a mettere in campo azioni decise e concrete per cambiare questo stato di cose che si protrae da ormai troppo tempo, così come Anffas ha fatto e sta continuando a fare con il suo “AAA - Antenne Antidiscriminazione Attive**” afferma Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas.

 

“Questo perché” continua il presidente “le discriminazioni rappresentano prima di tutto le difficoltà, le fatiche, le delusioni e le violenze a danno delle persone con disabilità e dei loro familiari e il saperle riconoscere e contrastare con efficacia significa non solo comprendere il come, dove e quando ma anche avere coscienza del doppio effetto che le discriminazioni recano alla vita delle persone mettendo a rischio sia la capacità di sviluppare le proprie potenzialità in termini di conquista del proprio benessere sia la capacità di apportare il proprio contributo allo sviluppo della società tutta”.

 

E proprio il prendere coscienza, così come la prevenzione, la consapevolezza e una maggiore informazione per divenire agenti del cambiamento in prima persona sono state le richieste fatte pervenire dalle persone, anche con disabilità, che hanno partecipato alla formazione di “AAA”**, come riportato negli interventi della dott.ssa Roberta Speziale e dell’Avv. Gianfranco de Robertis dedicati al come prevenire le discriminazioni e al come supportare le persone con disabilità intellettive a percepire e contrastare le stesse. Segni questi di una volontà e di una forza cresciuta con il tempo che mai potrà essere spenta ma che potrà solo continuare a crescere, come dimostrato dalla testimonianza di Silvia Caruso, mamma di un ragazzo con disabilità intellettive associata ad Anffas Palazzolo Acreide, che ha parlato di tutte le battaglie portate avanti sin dalla nascita di suo figlio per potergli garantire gli stessi diritti degli altri nella scuola e in tutti gli altri contesti della vita della comunità. Sempre volto ad una reale presa di coscienza dei diritti e delle CRPD è stato l’intervento della dott.ssa Rachele Cera, ricercatriceISGI – Istituto di Studi Giuridici del CNR, che ha illustrato ai partecipanti tutti i nuovi elementi qualificanti la non discriminazione sulla base della disabilità secondo la CRPD evidenziando come la Convenzione abbia codificato nuove tipologie di discriminazione appunto, andando così ad estendere le tutele previste in tal senso.

 

“Con questo evento abbiamo dato una panoramica a 360° su tutto ciò che concerne la questione discriminazione, partendo dal come aiutare tutti, in primo luogo le persone con disabilità intellettive, a percepire e contrastare la discriminazione comprendendo quali siano i propri diritti: non si può infatti parlare di discriminazione se non si ha piena consapevolezza dei propri diritti e se non si conosce la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità perché stiamo parlando di diritti e non di concessioni e i diritti non sono negoziabili. I diritti umani sono tali se sono di tutti e riconosciuti a tutti e la CRPD in tal senso non deve essere solo conosciuta ma agita: solo così saremo davvero agenti di cambiamento della comunità a cui apparteniamo. Essere in grado di “usare” la non discriminazione rende concreti i nostri diritti e ci consente di uscire da una condizione di sottomissione e di intimidazione”.

 

Conclude il presidente: “Il 3 dicembre è una data importante ma, come ripetiamo ogni anno, non è l’unico giorno in cui le persone con disabilità esistono e in cui i loro diritti valgono. Questa giornata per Anffas non è mai stata intesa come una passerella e con questo evento abbiamo dimostrato ancora una volta che siamo presenti e marchiamo stretto ciò che riguarda direttamente le nostre persone e le nostre famiglie, in questo caso le discriminazioni di cui sono spesso vittime. I diritti vanno rispettati ogni singolo giorno e Anffas lo ricorda e si batte per questo da 64 anni e continuerà a farlo in futuro anche grazie al nuovo profilo assunto dopo la Riforma del Terzo Settore”.

 

Molti gli apprezzamenti arrivati dagli ospiti presenti per il progetto e per il tema del convegno, tra cui quelli del Ministro per le Disabilità dott.ssa Alessandra Locatelli, che ha portato anche i saluti del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, e che ha sottolineato anche lei l’importanza di questa ampia riflessione sul tema discriminazione, un tema che riguarda tutto l’attuale contesto socio-economico, il primo da cui nascono le disuguaglianze più forti nel tessuto sociale, le famiglie e i più piccoli per ciò che concerne ambiti importanti come la scuola. Sulla scuola si è ovviamente focalizzata anche la dott.ssa Cleia Caiazza, dirigente dell’Ufficio IV presso la Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento Scolastico del Ministero dell’Istruzione e del Merito, (presente in rappresentanza del ministro Valditara) che ha evidenziato la necessità di coinvolgere tutta la comunità educante per promuovere sempre più consapevolezza su pari diritti e opportunità.

 

Sull’importanza di lavorare in rete, di continuare a lavorare per diffondere una cultura inclusiva, di promuovere la partecipazione diretta delle persone con disabilità e delle loro famiglie, di diffondere consapevolezza hanno parlato il presidente Fish, Vincenzo Falabella, la dott.ssa Agnese Canevari, dirigente dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR), la Portavoce del Forum Terzo Settore, Vanessa Pallucchi, Giampiero Griffo (Coordinatore del Comitato tecnico-scientifico dell'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità) e il presidente ABAIT Carlo Ricci.

 

Anffas desidera ringraziare tutti i relatori e tutte le personalità che hanno partecipato e sostenuto il convegno tra cuila dott.ssa Gilda Losito, (Ufficio Garante Nazionale dei Diritti delle persone private della libertà), la dott.ssa Benedetta Demartis (Vice-Presidente Angsa), l’avv. Salvatore Nocera (Fish), Nazzaro Pagano (presidente Fand), l’avv. Gian Ettore Gassani (presidente Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani per la Tutela delle Persone, dei Minorenni e della Famiglia), l’On Elena Carnevali, la dott.ssa Francesca Pasinelli (Direttore generale della Fondazione Telethon), il dott. Marco Espa (presidente di ABC), il Prof. Alessandro Manfredi (Ledha), la Prof.ssa Elisa Fazzi (presidente SINPIA), il Prof. Carlo Moderato (presidente IESCUM), Prof. Cristiano Gori (Coordinatore scientifico Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza), il Prof. Franco Nardocci (Neuropsichiatra Infantile e Psichiatra, Past President SINPIA), la dott.ssa Matilde Leonardi (Fondazione IRCCS Istituto Besta), l’avv. Alberto Cerracchio (presidente Araci), il dott. Massimo Negri (Inclusione Sociale e invalidità civile dell’INPS).

 

*La consultazione è ancora online e aperta a tutti:  Anffas quindi invita a dare il proprio contributo a questa importante ed innovativa analisi compilando i questionari disponibili cliccando qui

Gli atti dell’evento comprensivi dei primi risultati della consultazione saranno a breve disponibili sul sito www.anffas.net di seguito

 

Atti dell'evento

 

 

A cura della dott.ssa Roberta Speziale, psicologa e consulente Anffas Nazionale

 

 

A cura dell'avv. Gianfranco de Robertis

 

 

A cura dell'avv. Alessia Maria Gatto

 

 

A cura dell'avv. Massimo Rolla

 

 

A cura di Marco Faini e della dott.ssa Silvia Sanfilippo

 

**realizzato con il finanziamento concesso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali per l’annualità 2020 a valere sul Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel terzo settore di cui all’art. 72 del decreto legislativo n.117/2017

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