Il percorso del Disegno di Legge Delega in materia di disabilità 

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Introdotta dalla ministra per le Disabilità Stefani, la riunione di questi giorni dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità è stata soprattutto centrata sulla presentazione, da parte del Consiglio dei Ministri, del Disegno di Legge Delega al Governo in materia di disabilità, come stabilito dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Incomincia dunque il percorso di quel provvedimento, che dopo l’approvazione dello stesso, dovrà portare entro 20 mesi a definirne i Decreti Attuativi. E il 13 dicembre prossimo vi sarà la Conferenza Nazionale sulla Disabilità

Come segnalato anche sulle nostre pagine nei giorni scorsi, tramite un comunicato prodotto per l’occasione (a questo link), il Consiglio dei Ministri ha informato di avere approvato il Disegno di Legge Delega al Governo in materia di disabilità, «ponendo le basi – aveva sottolineato la ministra per le Disabilità Erika Stefani – per una svolta in campo normativo a favore delle persone con disabilità».
«Apprezziamo questa  assunzione di responsabilità da parte del Governo – aveva commentato Vincenzo Falabella, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap –, che ha tra l’altro recepito le istanze della nostra Federazione, e guarderemo ora con attenzione, continuando in parallelo a produrre nostra documentazione, ai Decreti Attuativi che dovranno dare corpo e sostanza ai princìpi affermati con l’approvazione di questo Disegno di Legge Delega».

Il Disegno di Legge è stato segnatamente al centro anche della riunione di questi giorni dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità, introdotta dalla stessa ministra Stefani, e il testo proposto ha raccolto ampia approvazione da parte dei presenti. «L’Osservatorio – ha sottolineato la Ministra – assumerà un ruolo sostanziale nelle attività di scrittura dei Decreti Attuativi», che dovranno essere prodotti entro venti mesi dall’approvazione del Disegno di Legge stesso. Un’approvazione, va ricordato, che rientrando quel provvedimento nell’àmbito di quanto previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, dovrà essere quanto mai rapida, in linea con le indicazioni dell’Unione Europea, ovvero entro la fine di quest’anno.

Da una parte, dunque, Giampiero Griffo, coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico dell’Osservatorio, ha ricordato trattarsi di «un Disegno di Legge da considerare come epocale, in quanto per la prima volta porterà a una concreta applicazione dei princìpi e delle prescrizioni della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. In particolare è la prima volta che in un Paese europeo si introduce il riconoscimento della condizione di disabilità basandosi sulla definizione della Convenzione stessa».
Dall’altra parte, tuttavia, la ministra Stefani ha voluto tuttavia ricordare che il lavoro per arrivare ai Decreti Attuativi non sarà sempre una “passeggiata”, in particolare per quanto concerne l’interlocuzione con le Regioni, gli altri Enti Locali e l’INPS, rispetto, in quest’ultimo caso, al processo di riforma degli accertamenti di disabilità.

Sempre Stefani ha informato che è in fase di discussione anche quella che dovrà essere la Direttiva sul monitoraggio del rispetto dei diritti delle persone con disabilità in tutte le azioni previste dalle Sei Missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in linea con i quattro capisaldi fondamentali su cui si basa lo stesso Disegno di Legge, vale a dire l’accessibilità, il design universale, la non discriminazione e la partecipazione delle organizzazioni di persone con disabilità all’elaborazione dei vari provvedimenti.
Su tale tema, da parte dell’Osservatorio è arrivata la richiesta che quella Direttiva venga prodotta prima dell’erogazione dei fondi nei vari settori.

E da ultima, ma non ultima, la comunicazione della Ministra sulla data scelta per la prossima Conferenza Nazionale sulla Disabilità, che sarà quella del 13 dicembre, vale a dire a quindici anni esatti dall’approvazione della Convenzione ONU da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, evento che si terrà presumibilmente sia in presenza che da remoto. (S.B.)

L’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità
Istituito dalla Legge 18/09, con cui l’Italia ha ratificato la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ha funzioni consultive e di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche nazionali in materia di disabilità, con la finalità di far evolvere e migliorare l’informazione sulla disabilità nel nostro Paese e, nel contempo, di fornire un contributo al miglioramento del livello di efficacia e di adeguatezza delle politiche stesse.§
In particolare, ai sensi dell’articolo 3, comma 5 della Legge 18/09, si occupa di:
° Promuovere l’attuazione della Convenzione ONU di cui all’articolo 1 ed elaborare il rapporto dettagliato sulle misure adottate di cui all’articolo 35 della Convenzione stessa, in raccordo con il Comitato Interministeriale dei Diritti Umani.
° Predisporre un programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità, in attuazione della legislazione nazionale e internazionale.
° Promuovere la raccolta di dati statistici che illustrino la condizione delle persone con disabilità, anche con riferimento alle diverse situazioni territoriali.
° Predisporre la relazione sullo stato di attuazione delle politiche sulla disabilità, di cui all’articolo 41, comma 8, della Legge 104/92, come modificato dal comma 8 del presente articolo.
° Promuovere la realizzazione di studi e ricerche che possano contribuire ad individuare aree prioritarie verso cui indirizzare azioni e interventi per la promozione dei diritti delle persone con disabilità.

Il cambio di prospettiva culturale, giuridica e scientifica, introdotto dalla ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite, a livello nazionale, europeo e mondiale, introduce un approccio alla disabilità fortemente basato sui diritti umani e, di conseguenza, impone all’Osservatorio la necessità di introdurre elementi di innovazione nel modo di leggere e intervenire sulle diverse tematiche che riguardano la disabilità e le persone con disabilità.
(dal sito dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità della Presidenza del Consiglio)

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