Valutazione multidimensionale, passaggio fondamentale della riforma disabilità

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Audita in Commissione, la Fish esprime positiva sullo schema di decreto legislativo sulla valutazione di base, accomodamento ragionevole, valutazione multidimensionale e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato

Valutazione positiva da parte della Fish sullo schema di decreto legislativo recante definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole, della valutazione multidimensionale e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato, all’esame del Parlamento. Si tratta di uno dei decreti attuativi della Legge Delega sulla disabilità (la legge 227 del 2021), giudicato a suo tempo dalla Federazione come «un testo con importanti cambiamenti nella normativa relativa alla disabilità». Tra le principali novità c’è «la riunificazione e la semplificazione degli accertamenti per l’invalidità civile, l’handicap e la disabilità ai fini lavorativi in una definizione omnicomprensiva di condizione di disabilità. Senza trascurare l’introduzione di una valutazione multidimensionale della disabilità per la creazione di progetti di vita personalizzati», scriveva il report del Centro Studi Giuridici HandyLex della Fish all’indomani dell’approvazione dello schema di decreto da parte del Consiglio dei ministri.

Il presidente della Federazione, Vincenzo Falabella, è stato ora audito dalle Commissioni XII della Camera e X del Senato dove ha evidenziato come lo schema di decreto «semplifica e ridisegna gli accertamenti della condizione di disabilità e disciplina la valutazione multidimensionale della disabilità per uno sviluppo sempre più autodeterminato del percorso di vita, con la predisposizione degli opportuni supporti per la realizzazione del progetto di vita individuale» e ha formulato delle richieste di revisione. Le modifiche richieste riguardano la scuola, l’inserimento delle disabilità del neurosviluppo a fianco delle altre forme di disabilità, la valorizzazione della Disability Card (Carta Europea della Disabilità) e la necessità di snellire ulteriormente le procedure burocratiche legate all’accertamento e alla valutazione della disabilità, mantenendo sempre come punto fermo il progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato della persona con disabilità.

Falabella ha chiesto che un rappresentante del centro per l’impiego entri a far parte dell’unità per la valutazione multidimensionale, ha sottolineato che il progetto di vita personalizzato deve avere «la giusta sostenibilità economica» e che ci deve essere «una uniformità territoriale rispetto a quelli che sono i bisogni essenziali dei cittadini con disabilità».

La Commissione XII della Camera ha audito anche Nazaro Pagano, presidente della Federazione tra le Associazioni nazionali dei disabili-Fand e Roberto Speziale, presidente dell’Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo-Anffas che sull’impianto generale della legge hanno espresso un giudizio «estremamente positivo». La Commissione X del Senato sempre il 27 febbraio ha audito rappresentanti di Fand, Anmic, Anmil, Uici, Fish, Angsa, Forum Nazionale Terzo Settore, Anffas, Cittadinanzattiva E Aias.

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