Caregiver: l'appello di Anffas Lombardia alla Regione

 

Comunicato stampa

ANFFAS LOMBARDIA ETS, in piena e totale condivisione con ANFFAS NAZIONALE ETS-APS, vista la deliberazione regionale N° XII/1669 del 28/12/2023, pur riconoscendo che il Piano Operativo Regionale risponde coerentemente al piano normativo nazionale, sollecita Regione Lombardia ad indicare con quali risorse regionali garantire la risposta ai bisogni dei caregiver e dei famigliari delle persone con disabilità: così facendo, Regione Lombardia potrà, da un lato avviare un’azione graduale per il rafforzamento e potenziamento dei servizi e dei sostegni (Leps di erogazione) e dall’altro tutelare pienamente il diritto esigibile delle persone con disabilità grave e gravissima ad un adeguato e coerente sistema di protezione.

La direzione tracciata dal Piano Operativo Regionale per l’esercizio 2023 e 2024, sulla scorta degli indirizzi Nazionali sul rafforzamento e potenziamento dei servizi, in un’ottica programmatoria che ha coinvolto sia gli enti territoriali e le aziende sanitarie sia gli Enti del Terzo settore, ha posto infatti le basi per l’attuazione dei Leps di erogazione che, a regime, dovranno essere finanziati per una percentuale pari al 25% delle risorse. L’intervento fatto da Regione Lombardia, incrementando il fondo di 4 milioni di euro per l’esercizio 2024 ed allocando così complessivamente 27milioni di euro, non riesce però a soddisfare tutti i bisogni economici dei caregiver e dei famigliari coinvolti in azioni di sostegno alle persone disabili gravi e gravissime, anche in considerazione delle oltre 10.000 domande pervenute nel corso dell’esercizio 2023.

Diventa quindi necessario per Regione Lombardia adoprarsi affinché, reti dei servizi e sostegni diretti alle famiglie siano effettivamente sostenibili, incrementando il fondo di ulteriori risorse economiche già per l’esercizio 2024. Ricordiamo che, il Piano Nazionale Non Autosufficienze (PNNA) pone un’attenzione particolare anche agli strumenti della presa in carico (v. pag. 40) laddove “…nel presente Piano, in ultimo, si richiama l’attenzione alla elaborazione di un progetto di vita personalizzato e partecipato, sulla base di un approccio multidisciplinare e con la partecipazione della persona con disabilità e/o di chi la rappresenta.

Tale progetto, in linea anche con quanto indicato nella Legge Delega sulla disabilità, dovrà essere in grado di individuare i sostegni e gli accomodamenti ragionevoli che garantiscano l’effettivo godimento dei diritti e delle libertà fondamentali, tra cui la possibilità di scegliere, in assenza di discriminazioni, il proprio luogo di residenza e un’adeguata soluzione abitativa, anche promuovendo il diritto alla domiciliarità delle cure e dei sostegni socio-assistenziali.” Nello specifico, a pag. 48 del PNNA, si legge “…nelle more del perfezionamento del presente Piano triennale per la non autosufficienza e dei conseguenti trasferimenti delle risorse finanziarie del FNA, le Regioni interessate potranno continuare a garantire con risorse proprie gli interventi anche di natura monetaria, alle persone con gravissima disabilità in considerazione delle previsioni di cui all’articolo 1, co. 168 della legge 234/2021. Ciò, al fine di scongiurare l’eventualità di una interruzione nella erogazione delle prestazioni nei confronti di beneficiati in situazione di fragilità e bisogno.”

Anffas Lombardia intende quindi sottolineare l’importanza di mantenere possibili entrambe le soluzioni adottate: da un lato qualificare e potenziare le reti dei servizi, dall’altro garantire l’erogazione di interventi anche di natura monetaria, garantendo un progetto di vita personalizzato e partecipato sulla base dell’approccio multidisciplinare. Una corretta applicazione del modello multidisciplinare, sarà oltremodo garante che, risorse monetarie e potenziamento dei servizi, siano fulcro portante del sistema di Welfare regionale e locale, limitando offerte inadeguate e riconoscendo la miglior qualità di vita possibile.

ANFFAS LOMBARDIA ETS - Milano, 9 Gennaio 2024  -  Comunicato in pdf