Il volto nascosto della sclerosi multipla in mostra a Milano e Roma

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Il progetto "PortrAits" ha permesso di generare ritratti di persone affette da Sm, mettendone in evidenza sintomi invisibili come difficoltà di movimento, vista annebbiata e spasmi. Fino al 6 giugno

Mal di testa, difficoltà a camminare o a muovere un arto, vista annebbiata o spasmi in tutto il corpo. Sono tanti i sintomi “invisibili” della sclerosi multipla, sintomi invalidanti ma invisibili con cui le persone affette da questa patologia devono fare i conti ogni giorno, percepiti da ciascuno in maniera diversa. Sintomi che vengono resi visibili grazie all’intelligenza artificiale ed elaborati in ritratti fotografici che saranno visibili a Milano (in via Dante) e a Roma (in piazza San Silvestro) fino al 6 giugno nell’ambito della mostra PortrAIts.

L’iniziativa è promossa dall’Associazione italiana sclerosi multipla (Aism) si inserisce nelle attività promosse da Aism per la settimana di informazione sulla Sclerosi multipla (Sm) per sensibilizzare la cittadinanza sulla malattia, la qualità della vita delle persone con Sm e dei loro caregiver, la tutela dei loro diritti e l’importanza della ricerca scientifica.

PortrAIts nasce dal racconto di dieci persone con sclerosi multipla che hanno messo a disposizione della comunità aspetti molto intimi e personali della propria storia di malattia. Ad ascoltarli un programma di intelligenza artificiale che, insieme a dei professionisti della comunicazione, ha rielaborato le loro parole generando immagini sorprendenti, lontane dalla realtà visibile agli occhi, ma vicina al sentire effettivo di chi convive con la Sm.

“Su ciascun pannello della mostra sono esposte due immagini: da un lato il ritratto fotografico della persona che ha scelto di portare la propria testimonianza, dall’altro l’immagine prodotta dal software di AI che mostra i sintomi invisibili della sclerosi multipla, così come sono stati raccontati dalla persona che ne soffre”, spiega Vittorio Borgia, presidente della sezione milanese di Asim

Le immagini sono visibili anche sul sito internet dedicato al progetto. Da qui è anche possibile accedere alla sezione “Metti in mostra la Sm” che permette di caricare una propria immagine fotografica e, dopo aver selezionato il sintomo invisibile di cui si soffre, di generare un’immagine che lo rappresenta.

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