Per essere l’ultima generazione di persone con disabilità intellettiva discriminate

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«Alle Istituzioni chiediamo di non essere sottovalutati e chiediamo di lottare insieme a noi per i nostri diritti. Costruiamo insieme un futuro che rispetta i diritti di tutti e la nostra sia l’ultima generazione di persone con disabilità intellettiva che vive discriminazioni, esclusione e negazione dei propri diritti!»: con queste parole, gli autorappresentanti delle ANFFAS dell’Abruzzo hanno consegnato un documento alla ministra per le Disabilità Locatelli, durante la nuova tappa degli “Stati Generali sulle Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo”, promossi dall’ANFFAS a Pescara

«Vogliamo pensare anche ai bisogni dei più piccoli. Quindi vi chiediamo di impegnarvi per i bambini e le bambine con disabilità perché devono potere andare sempre a scuola, giocare nei posti di tutti e fare sport come tutti i bambini. Chiediamo di dare i giusti sostegni a chi vuole imparare a fare un lavoro. Per noi è molto importante avere delle opportunità di lavoro, perché il lavoro è un diritto di tutti, anche per noi persone con disabilità. Vogliamo decidere dove e con chi vivere. Noi chiediamo i giusti sostegni per fare questo, perché la vita indipendente è un diritto anche di noi persone con disabilità intellettive e con disturbi del neurosviluppo. Tutte queste cose devono essere scritte nei nostri progetti di vita. Alle Istituzioni chiediamo di non essere sottovalutati e chiediamo di lottare insieme a noi per i nostri diritti. Costruiamo insieme un futuro che rispetta i diritti di tutti e la nostra sia l’ultima generazione di persone con disabilità intellettiva che vive discriminazioni, esclusione e negazione dei propri diritti!»: con queste parole, gli Autorappresentanti di tutte le ANFFAS dell’Abruzzo (Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettive e del Neurosviluppo) hanno consegnato nelle mani della ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli il documento, realizzato su carta fatta a mano dai mastri cartai dell’ANFFAS di Ortona, contenente le loro richieste.
«Iniziative come questa – ha commentato per l’occasione Locatelli – ci danno la possibilità di unire voci e forze. Andare avanti frammentati non ci porta da nessuna parte. Grazie all’ANFFAS, tutta, e a tutti gli Enti e Associazioni che hanno capito che serve un’unica voce».
Con riferimento poi allo stato di avanzamento della Legge Delega 227/21 in materia di disabilità, la Ministra ha sottolineato che l’iter per l’adozione dei relativi Decreti Attuativi sta procedendo e che «in essi, ponendo la persona al centro del nuovo sistema di presa in carico, sarà strategico il ruolo che assumerà il Progetto di Vita individuale personalizzato e partecipato».

Tutto ciò è avvenuto nei giorni scorsi a Pescara, come segnalato sulle nostre pagine in sede di presentazione, con la seconda tappa degli Stati Generali sulle Disabilità intellettive e Disturbo del Neurosviluppo, promossi dall’ANFFAS Nazionale insieme all’ANFFAS Abruzzo e denominati Co-programmare la Qualità di Vita della Persona con Disabilita. Dal progetto di vita alla riconversione inclusiva dei servizi, ulteriore passaggio di un percorso che vedrà progressivamente coinvolte tutte le Regioni d’Italia, per culminare nell’organizzazione degli Stati Generali sulle Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo a livello nazionale nel 2025, nonché a supportare un’analoga iniziativa della FISH Nazionale (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che a propria volta andrà a celebrare gli Stati Generali di tutte le disabilità.
«Si è dato vita a un confronto con un approccio costruttivo e collaborativo – spiegano dall’ANFFAS – attraverso il quale sono emersi interessanti spunti di riflessione, tratteggiando un quadro tutto sommato positivo, che però necessita di interventi migliorativi sui diversi àmbiti (sanitario, sociosanitario, sociale, educativo, lavorativo). Il metodo da tutti auspicato è stato quello del lavoro di rete e della concreta e virtuosa attuazione dell’amministrazione condivisa attraverso gli istituti della programmazione. Per fare ciò, da più parti si è auspicato che si ponga in essere un percorso formativo congiunto che coinvolga tutte le parti in causa. In buona sostanza, ci si è augurati che facendo riferimento ad un nuovo modello di sviluppo e di relazioni si possa tutti concorrere e contribuire alla costruzione di un futuro diverso, inclusivo, con pari dignità diritti e opportunità, dove nessuno venga lasciato solo o indietro, anche attraverso il coinvolgimento delle comunità di appartenenza».

Tali concetti sono stati fatti propri e ribaditi anche da Nazaro Pagano, presidente nazionali della FAND (Federazione Nazionale tra le Associazioni di Persone con Disabilità) e da Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH, il quale ha anche sottolineato quanto la Legge Delega 227/21 rappresenti un altro tassello importante sulla vita di tante persone con disabilità, auspicando che «anche grazie a questo evento, si possa arrivare, a breve, alla costituzione della FISH in Abruzzo».
Tra i rappresentanti istituzionali intervenuti all’evento, vi sono stati Carlo Masci, sindaco di Pescara, monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara e Diego Ferrara, sindaco di Chieti.
Il quadro dei Diritti delle persone con disabilita intellettive e disturbi del neurosviluppo e dei loro familiari in Abruzzo è stato quindi illustrato dagli avvocati Valentina Di Bonaventura, consulente dell’ANFFAS Abruzzo, Alessia Maria Gatto e Corinne Ceraolo Spurio, componenti del Centro Studi Giuridici e Sociali dell’ANFFAS Nazionale. In particolare le legali hanno illustrato un documento a tal fine predisposto, attraverso il quale è stato realizzato un focus specifico sul quadro normativo generale, sull’inclusione scolastica, sulla co-programmazione e co-progettazione, sull’integrazione sociale, sull’assistenza domiciliare socioassistenziale e sul “Dopo di Noi”, nonché sul valorizzare la centralità della persona, per garantire effettiva libertà di scelta, mettendo in relazione la normativa nazionale a quella della Regione Abruzzo.
Degni di nota, a tal proposito, anche gli interventi di Nicoletta Verì, assessora alla Salute e alle Pari Opportunità della Regione Abruzzo, soffermatasi sull’Impatto della normativa sulla programmazione sanitaria e sociale della Regione Abruzzo e di Pietro Quaresimale, assessore regionale alle Politiche Sociali. Quest’ultimo ha anche parlato degli aggiornamenti apportati sul Piano Sociale Regionale, recentemente approvato.

È stata poi interamente dedicata totalmente all’inclusione scolastica la sessione Nuovo PEI e quadro generale sull’inclusione scolastica nella Regione Abruzzo, con Massimiliano Nardocci, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo, che ha illustrato i più recenti dati regionali, consistenti in circa 8.000 studenti/studentesse con disabilità e 7.000 docenti di sostegno su circa 15.000 docenti curricolari. Il suo intervento è stato seguito da quello di Giuliano Bocchia, dirigente tecnico dello stesso Ufficio Scolastico Regionale abruzzese.

Alla successiva tavola rotonda, che ha visto un confronto e un dialogo tra numerose voci, hanno preso parte Raimondo Pascale e Tobia Monaco, del Dipartimento Lavoro e Sociale ddella Regione Abruzzo; Gianguido D’Alberto, presidente dell’ANCI Abruzzo (Associazione Nazionale Comuni Italiani); Daniela Arcieri Mastromattei dell’Unità di Valutazione Multidimensionale dell’ASL Pescara; Federica Civico dell’Azienda Speciale Comune di Montesilvano; Marco Stornelli, Commissario della FAND Abruzzo; Casto Di Bonaventura, presidente del Centro Servizi Volontariato Abruzzo; Vittorio Morganti, coordinatore dell’AISM Abruzzo (Associazione Italiana Sclerosi Multipla); Mariangela Cilli, segretaria dell’Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo; Tiziana Arista, presidente dell’Organizzazione di Volontariato Cosma; Maria Cristina Falone dell’UIL Abruzzo; Giovanni Notaro, segretario generale della CISL Abruzzo; Loretta Del Papa, responsabile per la Salute Mentale della CGIL Abruzzo e Molise.
Vari i temi trattati, dalla disponibilità di farmaci alla carenza di risorse, dalla burocrazia ai servizi per l’impiego, fino all’importanza della formazione congiunta di tutti coloro che operano per e nel contesto del welfare.

A chiudere la giornata gli interventi di Emilio Rota, presidente della Fondazione Nazionale ANFFAS  Durante e Dopo di Noi, Maria Pia Di Sabatino, presidente dell’ANFFAS Abruzzo e Roberto Speziale, presidente nazionale dell’Associazione. (S.B.)

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