Scongiurare quei tagli: l’istanza è arrivata anche al Prefetto di Milano

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«Abbiamo illustrato al Prefetto tutte le nostre preoccupazioni e gli abbiamo chiesto di farsi portavoce delle nostre istanze presso il Governo»: lo dichiara Alessandro Manfredi, presidente della Federazione LEDHA, componente lombarda della FISH, dopo un incontro avuto insieme ad Angelo Achilli, presidente della FAND Lombardia, con il prefetto di Milano Claudio Sgaraglia, per parlare di quella misura della Regione Lombardia che, recependo quanto previsto dal Piano Nazionale per la Non Autosufficienza, aggraverà le condizioni già precarie di circa 7.000 persone con grave e gravissima disabilità

«Abbiamo illustrato al Prefetto tutte le nostre preoccupazioni rispetto a questa situazione e gli abbiamo chiesto di farsi portavoce delle nostre istanze presso il Governo. Il Prefetto ci ha ascoltato con grande attenzione e ci ha garantito il suo interessamento»: lo ha dichiarato Alessandro Manfredi, presidente della LEDHA, la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che costituisce la componente lombarda della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), a margine dell’incontro avuto insieme ad Angelo Achilli, presidente della FAND Lombardia (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità), con il prefetto di Milano Claudio Sgaraglia.
Tale incontro era stato sollecitato nei giorni scorsi da numerose organizzazioni impegnate per la tutela dei diritti delle persone con disabilità, a seguito dell’approvazione del nuovo Programma Operativo della Regione Lombardia che, recependo quanto previsto dal Piano Nazionale per la Non Autosufficienza, prevede un drastico taglio (da 650 a 400 euro al mese) ai contributi economici a sostegno dei caregiver familiari, misura che andrà ad aggravare le condizioni già precarie di circa 7.000 persone con grave e gravissima disabilità.
Di tale questione ci stiamo occupando da parecchie settimane anche su queste pagine, paventando tra l’altro il timore che anche altre Regioni possano muoversi in modo analogo alla Lombardia.

In tal senso, come avevamo riferito, la scorsa settimana, insieme ad altre diciassette organizzazioni, la LEDHA era tornata a sollecitare sia il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che la Regione Lombardia, affinché le due Istituzioni possano trovare insieme il modo di scongiurare quei tagli.
Nel dettaglio, le Associazioni avevano chiesto al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di autorizzare espressamente la Regione Lombardia a prorogare l’implementazione del Piano Nazionale per la Non Autosufficienza per garantire la continuità degli interventi in atto e avere il tempo e il modo per progettare la sua migliore trasposizione in pratica. Alla stessa Regione Lombardia, invece, si era chiesto da una parte di prevedere un adeguato aumento della propria quota di co-finanziamento del Fondo per la Non Autosufficienza, tale da poter soddisfare l’equilibrio del sistema attualmente in vigore, garantendo la continuità dei contributi, dall’altra di avviare rapidamente le Unità di Valutazione Multidimensionale, con il coinvolgimento delle persone con disabilità, per poter individuare di quali sostegni abbiano bisogno le stesse persone con disabilità, al fine di realizzare il proprio Progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@ledha.it.

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