L-inc: tracce e prospettive di lavoro che il Progetto ha promosso e lasciato in eredità 

 

INCLUSIONE SOCIALE E DISABILITA': PERCORSI DI SPERIMENTAZIONE DEL BUDGET DI SALUTE

A quasi due anni dalla fine del Progetto L-inc, attraversato dall’esperienza COVID,
possiamo rileggere il lavoro di attivazione della comunità svolto nell’area Nord Milano.

Analizzando le azioni ed i risultati per capire e comprendere le tracce e le prospettive di lavoro
che il Progetto ha promosso e ci ha lasciato in eredità.


- L’esperienza del Progetto L-inc  (slide di presentazionein .pdf)

- Relazione finale … per l’avvio di un nuovo progetto territoriale (13 maggio 2021 - Marco Bollani)

- Prospettive emergenti di cambiamento e innovazione nell’esperienza del Progetto L-inc  (11 aprile 2022 - Marco Bollani)

 


 

Il Progetto: "Inclusione sociale e disabilità: percorsi di sperimentazione del Budget di Salute"

A cura di ANFFAS Lombardia, IPIS, LEDHA, Cooperativa sociale Arcipelago, Cooperativa sociale Solaris, Cooperativa sociale Il Torpedone, Università degli Studi di Milano (Dipartimento di diritto pubblico e sovranazionale), Università degli Studi di Milano Bicocca (Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale), UICI Lombardia.

Con l'adesione dei Comuni di: Cinisello Balsamo, Cusano Milanino, Cormano, Bresso e di: Regione Lombardia (DG Welfare, DG Reddito di autonomia e inclusione sociale - ATS Città Metropolitana di Milano - ASST Nord Milano - ANCI Lombardia - Ordine Assistenti Sociali – Consiglio Regionale della Lombardia - Forum Terzo Settore Lombardia - Anffas Onlus – Fondazione Dopo di Noi Anffas - Fondazione Comunitaria Nord Milano - Anffas Nord Milano Onlus - Confartigianato APA Milano Monza e Brianza – Istituto Luigi Gatti - ANMIC Comitato provinciale di Milano – AIAS Città di Monza - Cooperativa ACLI Service - UniAbita Cooperativa di abitanti - Associazione Marse – Cooperativa Mirabilia Dei - Cooperativa Spazio Aperto – Cooperativa Pianeta Azzurro - Associazione Sorriso Onlus - Consorzio Sir - Liceo Casiraghi

Descrizione
Il progetto nasce dall'incontro fra istituzioni pubbliche e sociali del Nord Milano e realtà associative regionali. Pone all'ordine del giorno i trattamenti differenziati ingiustificati a danno delle persone con disabilità che producono minori possibilità di partecipazione e di vita indipendente. Una situazione causata dalla persistenza della visione della disabilità come malattia cronica e condizione di fragilità. Condizioni che danno diritto a trattamenti sanitari e assistenziali che non migliorano la qualità della vita delle persone con disabilità. Si intende promuovere un'attività di sperimentazione territoriale che permetta la riconversione delle attuali modalità di risposta ai bisogni delle persone con disabilità. Si pone il progetto individuale come il perno dell'intero processo di presa in carico e di regolazione delle risorse, per trasformare gli attuali costi sociosanitari in investimenti sull'attivazione di risorse sociali, capaci di rispondere alla sfida dell'inclusione.
 
Obiettivi
Il cambiamento atteso riguarda la capacità dei diversi attori del welfare territoriale di fare propria la visione sociale della disabilità e, attraverso un processo di progettazione personalizzata, ricomporre tutte le risorse disponibili (personali, familiari, dei servizi e della comunità) verso percorsi di vita indipendente e di inclusione sociale. Il primo passo riguarda la modifica delle rappresentazioni degli attori sociali coinvolti: al centro della tensione del progetto si trova la necessità di dare voce alla persona con disabilità nella scelta di dove, come e con chi vivere nella società, favorendo la partecipazione attiva nella costruzione del proprio progetto di vita. Un obiettivo raggiungibile perseguendo anche la maggiore consapevolezza della comunità sociale sulle condizioni di vita delle persone con disabilità e l'avvio di processi di inclusione. La sperimentazione di un nuovo modello di welfare rende necessaria la modellizzazione del sistema di intervento.
 
Strategia
Il progetto fa proprio l'approccio sociale alla disabilità che lega la condizione di disabilità all'incontro tra persone con menomazioni e barriere comportamentali e ambientali che ne impediscono la piena partecipazione sociale (Convenzione ONU). Le azioni sul contesto familiare e sociale non possono più essere considerate accessorie, ma centrali. In coerenza con gli obiettivi, sono state identificate quattro linee di azione fondamentali: - “laboratori” di condivisone per gli operatori e per i principali stakeholder - sperimentazione di progetti individuali per la vita indipendente, attraverso lo strumento del Budget di progetto - attivazione della comunità, in senso inclusivo - modellizzazione dell'esperienza, attraverso ricerche sociali e giuridiche Le diverse azioni saranno attivate dalla "Cabina di regia di progetto" fortemente operativa e saranno implementate da "Gruppi di lavoro" connessi ai singoli obiettivi (Progetti, Attivazione della Comunità, Ricerca e monitoraggio).
 
Risultati attesi
Il primo risultato riguarda la definizione, socializzazione e realizzazione di 60 progetti globali e continuativi di vita indipendente e inclusione sociale di persone con disabilità dalle caratteristiche eterogenee. Il raggiungimento di questo obiettivo sarà possibile solo attraverso il perseguimento di altri risultati: - modifica dell'orientamento degli operatori sociali coinvolti nel progetto - modifica dell'orientamento dei servizi attorno a queste persone - maggiore inclusività dei contesti sociali del Nord Milano. Se l'obiettivo è di trasformare gli attuali costi sociosanitari in investimenti sull'attivazione e generazione di risorse sociali, capaci di rispondere alla sfida dell'inclusione, ci si attende di ridurre il fabbisogno "pro-capite" di sostegni professionali per incrementare quelli di carattere informale e comunitario. Il risultato generale che si persegue riguarda la sostenibilità e l'orientamento complessivo del sistema di welfare territoriale e regionale.

 (testo completo in .pdf)

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